martedì 29 marzo 2011

perdere e partire

E' successo e può succedere in qualsiasi momento ovunque e a chiunque.

___ Dici anche qui?

Sì.
___ Non riesco a immaginare, guardo quelle persone trascinare borse di plastica e valige con l'espressione attonita e disperata, ma non mi fermo a riflettere.

Dovresti invece.

___ Perché?

Non lo so. Ma hai pochi minuti per scappare.

___ Prendo i soldi e il cellulare.

Soldi e cellulare per cosa? Sei al centro di una catastrofe che ha spazzato via ogni cosa, negozi, banche, tralicci, case, tutto.

___ Prendo qualcosa da mangiare e da bere, vestiti per coprirmi, un paio di libri, delle scarpe, le fotografie, da scrivere, un cuscino delle coperte, qualche ricordo____

E tutto questo per quanto tempo potrà aiutarti ammesso che riuscirai a correre per scappare con tutto quel bagaglio?

___ Ma allora?

Non lo so. Penso che toglierei dalla borsa carte di credito, portafogli, documenti, chiavi di casa e lascerei il coltello che ho comprato mesi fa pensando che un coltello serve sempre; per tagliare, mangiare, cacciare. Anche una borraccia e degli accendini sono a portata di mano. Se riesco indosserei due paia di pantaloni, di magliette, due di tutto e partirei senza bagaglio, un passo avanti all'altro.

___ Perché siamo finite in questo discorso?

Non lo so.

___ Forse per dire che dobbiamo prendere le distanze dalle cose materiali?

Non lo so.

(segue)

21 commenti:

  1. scusate il presenzialismo, ma sto aprendo dei temi, in particolare questo mi piacerebbe che fosse ripreso in altri post.
    si prende (o si perde) e si parte in tante occasioni per tanti motivi, la domanda è:
    quando vado via cosa porto con me?

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  2. nulla Teti: porto via solo me stessa. al massimo, carta e penna per annotare i pensieri. me lo avessi chiesto anni fa, ti avrei fatto una lista interminabile. vedi come si cambia?

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  3. CAROLINA
    carta e penna mancheranno anche a me.
    ma quanta ne potresti portare? e le matite o le penne quanto potrebbero durare?
    ti dico la verità?
    li porto anche io ma li nasconderei come fossero una debolezza inconscia qualcosa di vergognoso.
    non ci sono arrivata a farne senza, ma so che sarebbero come la copertina di linus e vorrei far senza anche di quello.
    anche perchè cosa scrivere?
    a chi? con quale spirito?
    non so sono giorni che ci penso a sta cosa di star qui con tutti i miei agi in equilibrio precario anche avendo così tante cose, ora arrivasse un accidente, sono messa come una barbona, scalza, spettinata, anzi vado a sistemarmi.
    le cose arrivano all'improvviso e non sono mai pronta, ma il coltello nella borsa lo porto davvero, anche un cavatappi e lo spazzolino, perchè a prendere e partire mi piace assai:)

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  4. almeno una piccola debolezza concedimela! sono ben lungi dall'essere perfetta!

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  5. direi di non aver bisogno di nulla di materiale, ma in realtà mi è dispiaciuto anche lasciare al mio ex il mobile di Ikea...

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  6. DUE DI PICCHE
    mannaggia avessi parlato al maschile avrei collegato il tuo nick a un blogger che conosco, ma non mi torna anche fossi un uomo perchè quello che dico io è etero.
    sono svampita e dovrei in realtà sapere chi tu sia perchè sei tra i primi "seguitors" ma al momento mi sfugge:(
    anche se sono certa che ci conosciamo bene:)
    il parmigiano ti dice qualcosa?

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  7. CAROLINA
    in ogni caso, le foglie sopratutto tipo quelle del mais e certi insetti o bacche possono supplire nel caso ci trovassimo in crisi di astinenza da scrittura:)
    il problema vero sai qual'è?
    gli occhiali:(
    vero che nella 4a e soprattutto nella 5a dimensione si vede con gli occhi della mente, ma nel frattempo fare senza sarebbe un disastro!

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  8. il parmigiano? No guarda, sono finita qui credo da un commento che hai lasciato in giro, giuro e stragiuro! :))

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  9. DUE DI PICCHE
    il mistero si infittisce:))
    ho visto il tuo blog, c'è anche qualche faccia nota, ma la tua non mi sovviene!
    comunque piacere di conoscerti:)
    teresa (alias teti900)

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  10. ma non ti può sovvenire davvero! sono qui da 15 giorni, forse qualcosa in più! Neofita, perdutamente presa al momento, ma come tutte le mie passioni dureranno poco.
    Posso dire però che sembra di entrare in una compagnia da bar, cavoli, sono "QUELLA NUOVA" ovunque...

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  11. DUE DI PICCHE
    ahahah poi poi poi
    poi essè tutto tranne che neofita e nuova, manco se me lo metti per voce te credo:)
    che sia un momentaneo passaggio posso crederlo, del resto siamo tutti/e di passaggio più o meno momentaneamente

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  12. DUE DI PICCHE
    Perchè è noto e risaputo che credo solo in quello che penso e sento:))
    a maggior ragione se non conosco il viso della persona con cui sto parlando e allora vado a intuizione e sensazione, avendo letto qualcosa sul tuo blog, la mia mente malata ha sgrossato sembianze conosciute:)
    ma potrebbero essere visioni allucinatorie provenienti sia da vite precedenti sia da quelle future.
    un déjà vu capovolto come accade spessissimo a chiunque, dico male o dico bene?

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  13. Io non parto. Aspetto. Prendo su quello che la gente ha lasciato. Sono quello che la gente chiama sciacallo. I profughi, quelli che hanno abbandonato, i disertori, quelli scappati, che mettono in borsa la loro paura, non sono meglio di me, pensano per sè. Mi muoverò alla fine, con un fucile

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  14. SIMURGH
    tu e la Joy, tu il fucile lei i proiettili___ vi vedo la sera stanchi morti stesi su sui segni delle frenate dei tir schiantati dalle folgori dell'apocalisse oltre i paracarri stagliati sul buio del fumo delle rovine in fiamme che vi passate l'ultima sigaretta l'un con l'altra:)
    poi lei ti sparerà, si metterà il rossetto, scollerà i ricci dal viso, ti bacerà e ti dirà addio portandosi via anche il fucile e, nel caso pure la gallina!

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  15. ahaha... bellissima questa immagine! Molto pulp!! Un bacio dalla Joy

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  16. JOY
    ____ aspettandoti, ti si evoca;)

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  17. Io son così tonta che credo rimarrei spiaccicata sotto le macerie della mia casa... Nel caso riuscissi a correre via prima di quell'evento, porterei la mia gatta, le fotografie, e resterei comunque poco lontana dalla mia casa, per poi tornare a vedere quel che rimane. Altrimenti non riuscirei a realizzare l'accaduto.

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  18. E.
    vero, salto sempre alle conclusioni estreme, in mezzo di sono altre cose che si possono fare, devo imparare a ripensarla anche in quei termini.
    credo che mi condizioni il desiderio e il bisogno forte che ho di cambiamento e il fatto di vivere sempre come se il tempo fosse finito o stesse per finire.

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  19. Io invece vivo come se il tempo non esistesse... forse dovrei crescere, alla mia età sarebbe davvero meglio!

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  20. E.
    E' un po' la stessa cosa, se è finito non c'è!
    ma si nota la differenza tra te e me:)
    perchè per come ti vedo io sei immersa nel non tempo mentre io lo sfuggo.
    fatto sta che ci siamo dentro entrambi!
    ognuno/a con i suoi tempi variabili, a giorni statici a giorni frenetici.
    ecco diciamo, qualcuno/a che gira attaccato alla lancetta dei secondi, altri/e a quella dei minuti e qualun'altra/o a quella delle ore:))

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