sabato 2 aprile 2011

Ombra divino rosso



Figura nera che nuota

A proposito di un dipinto preistorico
su una roccia del Sahara
una figura nera nuota
in un antico fiume che è giovane

Senza armi ne strategia
ne in riposo ne in azione
è separato dalla sua ombra
trascinata sul fondo della corrente

Combattè per liberarsi
da una verde immagine assopita
per avvicinarsi alla fine alla spiaggia
e per essere una cosa sola dalla sua ombra

Thomas Trastromer

Mi ha colpito perchè non ricordavo il caso che l'ombra si stacca sul fondo, nell'acqua, come pure adesso mi vien in mente quando una cosa stà nell'aria. Bisogna staccare l'ombra, facendo un salto, lasciandola per terra.Resta sempre la tua ombra però. Sarà che ciò che stà nel'ombra mi affascina, mi incuriosisce ed attrae. Ciò che ci rende più umani. In fondo anche un oggetto, senza la sua ombra, sembra meno vero no? Si ha questa idea dell'ombra come rappresentazione del male, di ciò che in noi si nasconde, piu o meno consciamente e qualcosa di morboso mi sospinge, mi attrae.
Adesso non sò dove vado a parare. Avevo scattato una foto al volo stamattina, per sortire una metafora dell'ombra su quella che da noi è l'ombra divino (il bicchiere di vino). Ecco, se non faccio un pò di confusione, stò mica bene

12 commenti:

  1. quando ancora ero padrona dell'ombra, al mattino ricordo che si staccava dall'orma nel letto e si allungava davanti, dietro e di fianco a mezzogiorno l'ombra mi inghiottiva e si allargava e sbatteva sotto i piedi tanto che mi inciampavo e spesso cadevo al pomeriggio non avendomi digerito (neanche lei) si stirava rifletteva e scompariva nell'ombra serale e tornava nell'orma del letto ebbra dell'ombra del vino olè!

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  2. Ma io, che non sono fatto di spassi,
    né per la corte di specchi amorosi,
    io, che sono di rozzo conio e senza maestà d'amore
    per pavoneggiarmi
    con impudiche ninfe sculettanti,
    io, che sono amputato d'armonia,
    frodato di fattezze da Natura,
    deformato, non finito, spedito
    prima della mia ora al vivo mondo
    messo su a malapena per metà
    e in modo così storpio e fuori tono
    che se gli arranco accanto i cani stessi mi abbaiano contro
    perdio, io, in mezzo ai pifferi di pace
    non ho altro gusto per passare il tempo
    che spiare la mia ombra sotto il sole
    e cantarmi la mia deformità.
    E così, non potendo far l'amante
    in questi giorni di bell'eloquio,
    io decido di essere malvagio
    e odiare questi inutili diletti.

    William Shakespeare - Macbeth

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  3. PAOLA
    ".. per pavoneggiarmi
    con impudiche ninfe sculettanti,"
    Questo è un richiamo che Shakespeare mi fa. Io che son fatto per spassi e per la corte degli specchi amorosi. Non meno narcisista di chi pronunciò quelle parole.
    "..perdio, io, in mezzo ai pifferi di pace
    non ho altro gusto per passare il tempo
    che spiare la mia ombra sotto il sole"
    Che disgusto la vita gli ha assegnato in sorte. Altro non gli resta che esser malvagio ed averla a morte con chi vive in pace di amore e sesso. Questi inutili diletti a lui negati. Ecco l'ombra, quella che spia e gli ricorda la deformità, il gusto acre per la vitaecol male si fà scudo. "Decido di essere malvagio". Il malvagio, penso, come il cinico è piu vicino di altri alla verità, se verità esiste si incarna nell'ombra. L'ombra di da la capacità di percepire cio che gli altri non vedono perchè assuefatti dalle convenzioni, perchè ottusi nei confronti della realtà. Come io d'altronde, che cincischio in "inutili diletti" come pavoneggiarmi in giro per i blog. Questo mi dice shakespeare, sull'ombra, la malvagità e sull'edonismo narcisista.
    Gran bella citazione, Paola.

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  4. TETI
    Tu che concupisti l'ombra, seducendola con l'arte divinatoria di una sacerdotessa Sumera,impedendole l'accesso alla luce e ai tuoi paramenti, staccandola dal suolo e relegandola all'aria, affinche un corvo la inseminasse in volo, tu, che da quell'ombra del corvo fosti inghiottita e inciampasti nell'ombra dei tuoi giorni per poi trovar conforto, con un guerriero australe, tra lenzuola e l'ebbrità del vino per invocar piaceri dove l'ombra inciampa per chiudere le tende e rimaner nell'ombra del tempio a solazzarti con il guerriero australe.
    (Beh, mi è venuta cosi)

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  5. Milioni e milioni di anni fa,
    nel profondo vuoto cosmico,
    quando luce e ombra si unirono,
    nacque Tetior, prima divinità
    fatta di pura ombra divino.
    Da lì ebbe inizio tutto,
    dal suo desiderio di popolare
    il mondo di una razza eletta,
    i Paralleloidi, che potessero
    vivere nella dimensione
    del sogno visionario
    che aveva creato per loro.
    Fra essi scelse una sacerdotessa,
    facendola assurgere a divinità,
    e ne fece la sua sposa: Paolalia.
    Dall?unione dei due nacque Simurgh,
    che ereditò da Tetior la capacità
    di plasmare e generare nuove terre e razze. Nonostante gli ammonimenti del genitore,
    Simurgh, invidioso del suo potere,
    diede vita ai suoi sudditi, i Lessicaici,
    nati dalla sua mente, in netto contrasto
    col suo cuore che invece gli consigliava
    di non disobbedire a Tetior.
    Ebbe così inizio un periodo
    buio e sanguinoso, che vide
    la nascita di nuove razze e
    il proliferare di lotte fratricide.
    Ma poi arrivo Bimboverde...

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  6. E poi ? Il mondo deve sapere cosa successe dopo !

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  7. sono TETIOR e mi rivolgo al figliol improvvido per ammonire il suo spirito di bonarda!
    sappiate cari sudditi Paralleloidi, che non vi è alcuna trasmissione telepatica o messaggistica occulta tra di noi.
    Ei legge nei segnali di fumo che emanano dal mio maniero e deduce, anticipa e spesso ci piglia, forse, grazie ai rumori del vento che impregnano la sua aria, ma in ogni caso a Caso.
    Paolalia non osa più varcare il portone preparando nuove trame e invitanti leccornie ove celare i soli rimedi capaci di domare e calmare l'ebbra di Simurgh che uno stuolo di maghi e sapienti hanno pazientemente preparato per lui.
    Evochiamo Bimboverde che possa salvare questo popolo e farlo vivere in pace, amen:)

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  8. Il popolo si salverà ! Così è scritto.

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  9. e poi quella che ha bevuto sarei io?

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  10. SIMURGH
    Gran bella spiegazione "terrena" della mia citazione shakespeariana e ...scusa se uso il tuo post per rispondere a
    TETIOR
    :( ... scusa la mia latitanza, ma...sono presa da altre tragedie in questo momento e in più... lavori di terra in giardino!

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  11. "Paolalia"...non so se ridere o se piangere...però mi piace proprio leggervi!

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