lunedì 30 maggio 2011

Riflessi di altre vite


Come una ladra gentile e curiosa, mi intrufolo nel capannone pieno di mobili e oggetti usati.


Pezzi di vite che non sono più, degradati da salotto buono a paccottiglia per extracomunitari.


Mi muovo senza nulla spostare, nulla toccare; scatto anche quando qualcosa rovina l'inquadratura.


Della mia presenza, vedrete solo qualche passo...


... per il resto, solo e soltanto i riflessi che si mescolano sugli specchi impolverati, riflessi di passato, di ricordi, di glorie finite, di oggetti che ora sono diventati irrimediabilmente inutili.



Mi chiedo se un giorno anche le cose che mi circondano finiranno accatastate e derelitte, in pasto all'occhio indiscreto di un estraneo. 


Mi chiedo se non sia meglio seppellirle, prima che seppelliscano me.


5 commenti:

  1. è increbile quanta roba ci portiamo dietro tutta la vita quando potremmo tranquillamente farne a meno, come dimostrano le soffitte, i magazzini, gli scantinati o i cassetti di casa pieni di cose che si traslocano da una casa all'altra senza mai essere aperti o che ne venga utilizzato il contenuto.

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  2. probabilmente ce ne rendiamo conto solo se capita di dover traslocare.

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  3. Dio lo faccio sempre. Anche io mi infilo nei magazzini dell'usato e immagino cosa vibra intorno ad ogni singolo oggetto.

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  4. dici che siamo un po' guardone? che in effetti la parte migliore era quella col mercatino delle cose varie, ma c'era buio pesto, non ho potuto fotografare nulla (odio il flash).

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  5. IO sono guardona sì… a volte mi ritrovo a curiosare tra gli oggetti nelle case altrui figuriamoci in un mercatino, trasudano storia e vissuti.

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