giovedì 9 giugno 2011

Flatlandia_2

Sui vani tentativi dello Straniero di rivelarmi a parole i misteri della Spacelandia 2

Straniero. Mi avete tastato abbastanza adesso? Non mi conoscete ancora?

Io. Illustrissimo Signore, perdonate la mia goffaggine, che non proviene dall'ignoranza delle usanze della buona società, ma da una certa sorpresa e nervosismo davanti a questa visita alquanto inattesa. E vi prego di non far parola a nessuno della mia indiscrezione, e specialmente a mia Moglie. Ma prima che la Signoria Vostra proceda a ulteriori comunicazioni, vorrebbe Ella degnarsi di soddisfare la curiosità di chi sarebbe lieto di sapere donde viene il suo Visitatore?

Straniero. Dallo Spazio, dallo Spazio, signor mio: e da dove sennò?

Io. Perdonatemi, Signore, ma non si trova nello Spazio anche adesso la Signoria Vostra, la Signoria Vostra come il suo umile servitore, in questo preciso momento?

Straniero. Bah! Che cosa ne sapete voi dello Spazio? Definitemelo, lo Spazio.

Io. Lo Spazio, mio Signore, è l'altezza e la larghezza prolungate all'infinito.

Straniero. Proprio così: vedete che voi non sapete che cosa sia, lo Spazio! Credete che consista di due sole Dimensioni; io invece, sono venuto ad annunciarvene una Terza _ altezza, larghezza, e lunghezza.

Io. La Signoria Vostra si diverte a scherzare: Anche noi parliamo di lunghezza e di altezza, o di larghezza e spessore, così indicando due Dimensioni con quattro nomi.

Straniero. Ma io non voglio dire solo tre nomi, ma Tre dimensioni.

Io. Vorrebbe la Signoria Vostra indicarmi o spiegarmi in quale direzione si trova la Terza dimensione, a me sconosciuta?

Straniero. E' di lì che io vengo. E' qui sopra, e qui sotto.

Io. Evidentemente la Signoria Vostra vuol dire a Nord e a Sud.

Straniero. Neanche per sogno. Voglio dire una dimensione in cui voi non potete guardare, perché non avete occhi sulla vostra superficie.

Io. La Signoria Vostra mi scusi: ma una brevissima ispezione basterà a convincerla che io ho un occhio perfetto nel punto d'incontro di due dei miei lati.

Straniero. Sì: ma per guardare nello Spazio, l'occhio dovreste averlo non sul perimetro, ma sulla Superficie, cioè su quello che voi probabilmente chiamerete il vostro interno; ma noi nella Spacelandia lo chiameremmo la vostra Superficie.

Io. Un occhio nel mio interno! Un occhio nello stomaco! La Signoria Vostra sta scherzando.

Straniero. Non ho nessuna voglia di scherzare. Vi dico che vengo dallo Spazio, anzi, visto che non volete capire che cosa voglia dire Spazio, dalla Terra delle Tre Dimensioni, da cui poco fa ho abbassato lo sguardo su questo vostro Piano che voi chiamate un po', Spazio. Da quella posizione di vantaggio ho scorto tutto quello di cui parlate come di solido (parola con cui voi volete dire "chiuso da quattro lati"): le vostre case, le vostre chiese, persino i vostri forzieri e casseforti, sì, anche l'interno del vostro stesso corpo con le sue viscere, tutto bell'aperto ed esposto al mio sguardo.


Spacelandia 1


6 commenti:

  1. Dalla mia 'dimensione' riesco a comunicare con altri alieni, vedo. La cosa mi rincuora e mi 'ristabilisce' salda (poco a dir la verità) nell'intenzione di aprirmi sempre più a simili 'contatti'!
    p.s. il corto è stupendo! Lo trasmettemmo in una locale rassegna. Ossessioni, diamoci un taglio!

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  2. PETROLIO_MUSO
    contatti stringenti e avviluppanti concatenamenti di apparenti assurdità!
    mi piacerebbe avviare un passatempo collettivo in cui orgiasticamente giocare con le parole, ma ancora non l'ho messo a punto.
    altrove ve ne sono stati ma il contesto era meno dispersivo di questo.
    ma se colgo un la io ci provo a seguire bandoli senza capo nè coda.

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  3. Mi sono sempre sentito smarrito nello Spazio immobile ed impetuoso, mi sono sempre sentito.
    Non c'è sopra e sotto. E' un pò come l'acqua, ti giri a gambe in su, oppure ti giri e non c'è neanche piu il dietro e anche l'avanti puo cambiare. Quando è cosi io non ci capisco piu un tubo. Ma non è che mi spiaccia questa sensazione di non capire. Quando capisci capitomboli mi pare, oppure ricapitoli, ti organizzi per comunicare. Come petrolio che riesce a parlarci con li alieni di queste bande qua. Io non so se mi ascolterà nessuno. Quei due tre sembrano gia passati. Son anni che vagolo sperduto in questo universo di abbandoni spaziali. Anche teti sembra seguire bandoli senza capo ne coda. Io poi mi prendo di quei rinculi. Mi hai sempre detto tieni i piedi per terra, poi vedi te cosa mi tocca. Non è che faccio apposta. Signorta vostra mi scusi di qua e di la. Restano parole qua abbandonate nello spazio che rintrona. OOoooOOooohh cazzo che volo

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  4. SIMURGH
    Sai questo libro qui ha alla fine qualche pagina di Manganelli che si dice entusiasta e che è difficile riassumere, comunque alla fine di tutto, lui dice:
    "Triangoli omicidi, delire poligonali, visioni sferiche percorrono la piatta terra senza colore, invasa da una luce perenne: sono segni, sigle di un discorso impersonale, disumano, e insieme intelleggibile; dementi e orrendamente ragionevoli, come impeccabili ed insensati esempi grammaticali"
    non so dirti, io mi trovo benissimo nell'indistinto fluttuante adimensionale:)
    senti qui che dice il libro del mondo della pointlandia:

    "Guarda laggiù". disse la mia guida "nella Flatlandia tu hai vissuto, della Linelandia tu hai avuto una visione; con me ti sei innalzato alle altezze della Spacelandia; ora, per completare il quadro della tua esperienza, ti condurrò verso il basso, nelle più oscure profondità dell'esistenza, nel reame di Pointlandia, nell'abisso dell'adimensionale.
    "Osserva quella miserabile creatura. Quel punto è un Essere come noi, ma confinato nel baratro dimensionale. Egli stesso è tutto confinato nel baratro dimensionale. Egli stesso è tutto il suo Mondo, tutto il suo Universo; egli non può concepire altri fuor di se stesso: egli non conosce lunghezza, nè larghezza, nè altezza, poiché egli è in se stesso il suo Uno e il suo Tutto, essendo in realtà niente Eppure nota la sua soddisfazione totale, e traine questa lezione: che l'essere soddisfatti di sè significa essere vili e ignoranti, e che è meglio aspirare a qualcosa che essere ciecamente, e impotentemente, felici. Ascolta, adesso".

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  5. AVIATRICE
    beh, insomma è bello rivederti, certo non è che l'espressione esternata sia così entusiasmante, ma posso capire.

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