è (stato) uno spazio libero aperto a tutti coloro desiderano esprimere o esternare argomenti che per la loro natura si discostano dai contenuti dei loro blog o per chi non ha un proprio blog ma ritiene interessante l'ipotesi di poter ricercare nuovi lessici idonei a dialogare su piani paralleli e ancora sconosciuti__ continua a leggere
martedì 28 giugno 2011
il mio passato
Spesso ripeto sottovoce
che si deve vivere di ricordi solo
quando mi sono rimasti pochi giorni.
Quello che e’ passato
e’ come se non ci fosse mai stato.
Il passato e’ un laccio che
stringe la gola alla mia mente
e toglie energie per affrontare il mio presente.
Il passato e’ solo fumo
di chi non ha vissuto.
Quello che ho gia’ visto
non conta piu’ niente.
Il passato ed il futuro
non sono realta’ ma solo effimere illusioni.
Devo liberarmi del tempo
e vivere il presente giacche’ non esiste altro tempo
che questo meraviglioso istante.
Alda Merini
da Emanuela Vacca con un pensiero : ricordare serve solo a una cosa, a non andare avanti..
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la classe non è acqua, cara amica!
RispondiEliminason nata che il pianeta aveva esaurito le risorse o gli erano state rubate, non so.
è certo che mi manca la materia prima e mi hanno impastato meglio che potevano ma comunque male.
la tua scelta mi lascia senza parole. Alda Merini credo piaccia tutti/e qui dentro anche se fuori conosco alcuni che la discriminano ancora.
credo siano impastati con le scorie.
grazie!!!
ps. bacchettata! che te li devo sempre mettere io i tag??
Passato, c'è sempre qualcuno che lo e te lo ricorda, tuo malgrado
RispondiEliminaCiao
..Adoro Alda,anche se non tutta,ma questa si adattava bene anche alla mia foto e al concetto che volevo esprimere.Sto lavorando all'articolo IDROMELE..insegnami a mettere i tag!!!
RispondiEliminaFatto, in mail:)
RispondiElimina"Solo".
RispondiEliminaE' quel solo che pare
render pochi i tuoi giorni.
Cara Alda, il passato è un laccio
che stringe a quel poco che siamo. Hai millemila ragioni che io non ho
per non voler avercene a che fare
ma non siamo altro, se non quel che
da dove veniamo. Dimentica te.
Io non saprei farlo.
Ogni istante per me
è per quel che son stato;
meraviglioso, vacuo o disperato.
Noi siamo una storia,
un'istante, una vita.
Siamo due pagine in cui
puoi raccontare una vita.
Vado avanti con tutto quello che è stato. Un ricordo, un'emozione, un'intero passato
sai,sono una storica e per me ilpassato è vita.Io sono passato,noi siamo un coacervo di emozioni vissute, e le ripetiamo,a volte compulsivamente..ma si cambia.Il cambiamento spezza l'atto ripetitivo, dona il nuovo, apre porte e dimentica..ed è nell'oblio di chi sei che ti liberi e sei veramente libero..sei tu, ciao
RispondiEliminaHai ragione fosca barberini, si cambia. Inneschiamo circuiti, dei prestampati che ci siam modellati. Gli automatismi a cui siamo abituati a ricorrere. Si cambia si, ogni tanto. Il coraggio che spezza una circuitazione. C'è un momento che accade, quel qualcosa che interrompe. Poi, quasi sempre, quell'evento o decisione che matura pian piano o improvvisa, va a ricostruire in altri scenari gli stessi automatismi. Cambiano i protagonisti magari, cambia la scena, non son mai uguali ma simile è il meccanismo in cui ci riconosciamo. In generale almeno, osservo questo. Quasi sempre si cambia attraverso qualcun'altro. Oppure con un ribaltamento di scena, si prende si va via, si molla tutto. Va ben, si ragiona. Esco a comprarmi le cicche. Ciao, grazie a te
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