mercoledì 6 luglio 2011

ah! ci siamo ancora?

e per quanto?


la voce della gente è disturbo per le orecchie del manipolo di prepotenti, codardi e pigri che si trincerano dietro alla democrazia per tutto fare e decidere purché serva a mantenere i loro privilegi.


questo già si sà da anni, che questo luogo sia il ricovero precario dei precari emarginati per diversi motivi della vita reale e che non dura, già si sapeva.


che sia usato come strumento manipolatorio di masse cerebrali anche questo già si sapeva.

che la via dei lustrini e delle favole a poco sarebbe servita quando tutto questo finirà, si sà ma si fa lo stesso.


c'è un mondo di persone che ha pensato e pensa bene rifugiarsi tra le pieghe del web per esibire una personalità alternativa, tessuta pazientemente fino a farsela sembrare del tutto reale, che al risveglio sarà messa malissimo.


ammesso che si svegli e non passi direttamente alla fase zombi e schiava del potere che a quel punto sarà un'entità astratta neanche più sorretta da persone, solo un ingranaggio impazzito e inarrestabile.


questo luogo rappresenta almeno nell'intenzione un salvacondotto, una sorta di percorso a ritroso ricalcando ciascuno le proprie orme all'indietro per ritrovare o rinnovare le energie primarie e arrivare al nocciolo dei bisogni che è giusto soddisfare.


la rete potrebbe rompersi, sparire senza lasciare traccia. lasciare un sacco di gente "orfana" di se stessa, vuota, sgomenta.

personalmente non vedo motivi di attribuire così tanta importanza a un fattore esterno e così labile e volubile.


come si andasse al cinema o a una mostra affidando se stessi a quanto andiamo ad ammirare e senza quello sguardo fossimo o tornassimo niente.


all'inizio ho sbattuto come una barca sfondata alla deriva contro ogni sponda quando l'onda la alzava e la precipitava nei gorghi, poi ho abbandonato il relitto e mi sono finta morta fino a quando ho ripreso le forze e ho cominciato a nuotare verso altri naufraghi.


ne ho raggiunti pochissimi, molti nuotavano in altre direzioni e si sono allontanati subito, altri mi sono venuti incontro mi hanno guardato e sono andati via, altri hanno diviso equamente la distanza tra noi e infine con altri ancora ci si vede ma per quanti sforzi si tentino non ci si riesce ad accostare proprio come nuotassimo su immaginarie linee parallele.


non ho mai avuto la pretesa di avvicinare per forza qualcuno, lo sento dalla distanza prossemica pubblica quale sia quella adeguata per chi attira la mia attenzione.


con un piccolo gruppo di meno di dieci persone ci si da il cambio a portare su una riva qualcosa che possa riparare la notte e servire per sopravvivere. il patto è che dura fin chè dura. "il punto è uno solo, la vocazione ai sentieri ardui" quelli che si possono comunque percorrere anche da soli, senza veli, senza pizzi e senza blog.


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15 commenti:

  1. mi piace questa immagine di mari, naufraghi, ecc, forse perchè sto talmente in alto mare io stessa che mi ci riconosco!

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  2. GUCHI
    per forza se fossimo stati altrove, ma qui non si naviga?
    dunque per forza, la metafora è marina:)
    ma potrebbe pure essere aerea, vabbhè comunque era per dare un mezzo punto di riepilogo e rammendo alla rete oggi più in forse che mai;)

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  3. non credo ci sia alcun rischio reale,comesempre i media gonfiano le notizie.Andrebbero mandati al rogo loro..

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  4. FOSCA BARBERINI
    ecco anche tu per la censura allora!
    ma forse intendi che è la qualità dell'informazione che merita poca considerazione?
    comunque sia tanto è così!
    speriamo arrivi sta apocalisse, ma decisa, non sta roba stentatiella e imberbe!!

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  5. @ Fosca:

    i media gonfiano le notizie è vero. E il rischio non c'è, perché è certezza che l'internet "ufficiale" farà la fine di TV, radio e giornali. Ricordo quando si diceva che l'etere è talmente vasto che nessuno avrebbe potuto controllarlo. Che illusioni. Non c'era rischio, c'erano le "radio libere". Talmente libere da essere interessate a fare un mucchio di soldi ed entrare nel sistema. Talmente libere che tutte le frequenze sono occupate.

    Se non vedi il rischio non è perché non ci sia, ma è la mano del prestigiatore nasconde le carte. Io mi preoccupo quando non vedo il rischio, sul serio, vuol dire che mi sfugge qualcosa.

    Il rischio non c'è in quanto, come in Egitto, se la situazione si fa compromettente stacchi la spina e stop, finito internet. Dov'è il rischio? E' tutta certezza. La rete ancora non è stata colonizzata. Non lo è stata per il semplice motivo che ognuno di noi può aprirci sù una "radio libera" e parlare, e il suo peso sarà uguale a quello della grande testata nazionale: un clic. Se entra una qualche forma di censura, il peso della mia "radio libera", un clic, sarà inferiore a quello della grande testata, si potrà selezionare, buttare fuori gli indesiderati e privilegiare altri. E a quel punto si parlerà tutti con la stessa voce, opportunamente camuffata per far sembrare che in realtà ci sia polifonia.

    Non c'era rischio democratico con la loggia massonica P2. Era stata sconfitta. Adesso il piano è stato realizzato. P2 vuol dire "Propaganda 2" e presupponeva il controllo dei mezzi di informazione come base di controllo popolare. A parte il solito noto che controlla metà dell'editoria italiana e tutti il sistema televisivo e grossi pezzi del radiofonico... Il suo "avversario", quello che dispone dell'altra metà dell'editoria e del restante settore radiofonico, quello a cui deve dare un pacco di soldi, hanno stabilito i giudici... E' anch'esso un esimio tesserato P2. Tesserato P2 e primo tesserato PD. E questi gestiscono l'informazione in Italia. E dispongono del portale di informazione più seguito d'Italia a cui si abbevera la maggior parte degli internauti in cerca di notizie. E altro, altro, altro...

    Ti do' ragione sul fatto che non c'è rischio: il rischio c'è quando non si sa in anticipo ciò che accadrà. In questo caso il copione è già pronto, l'ha scritto il venerabile che gestiva la Loggia e che venne ripreso perché sotto molti punti di vista assolutamente geniale. Scherzosamente (???), il Venerabile il quale non è in prigione ma a cui è stata affidata una trasmissione su Odeon TV, disse che il Premier avrebbe dovuto pagargli le royalties, i diritti d'autore.

    Se qualcuno vuol conoscere l'unica strada per me percorribile per sgusciare tra le maglie di questo disastro, l'ho pubblicata in un commento, qui:

    http://lamentementecostantemente.wordpress.com/2011/07/04/agcom-e-censura-come-stabilire-un-confine/


    Ciao!

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  6. Teti perchè mi metti in bocca cose che non ho mai detto?Ho detto che sono a favore della censura?..certo che basta poco a scatenare gli animi!!c'è una certa stampa che ha tutti gli interessi a gonfiare, è una stampa che di obiettivo ha ben poco,è una stampa che fa della notizia gossip e molti ci credono,è questo quello che sottolineavo.Non entro nel merito della legge,non sono una che protesta per partito preso,ma se dico qualcosa devo essere super informata e documentata,è un pò il vizio degli storici.Comunque era un opinione,non era mia intenzione scatenare una guerra.Arrivederci e scusate l'intromissione.

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  7. FOSCA BARBERINI
    ma scherzavo!!!
    era una battuta ironica!
    (è anche vero che ultimamente non mi vengono benissimo:/ )

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  8. scusami ma ormai mi difendo sempre,anche quando non dovrei.Sono prevenuta,si.E' una vita che vengo attaccata per le mie idee,spesso gli attacchi vengono da sinistra..ma anche da una destra troppo benpensante.Sono una out-sider,non appartengo a nulla se non alla mia logica.E se sbaglio per eccesso o per difetto,chiedo scusa...non volevo,ciao

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  9. FOSCA BARBERINI
    ah! non sai quanto ti capisco!
    comunque la prossima volta mi spiego meglio:))
    buona giornata!!

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  10. mi provoca un sottile piacere che abbiano paura della voce della gente… la loro intelligenza è corta, molto! 666)

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  11. PETROLIO_MUSO
    sai che bell'effetto tirare un urlo contemporaneo, ma forte, eh?
    anche se in quanto amante del silenzio mi avvincerebbe di più soffiare all'unisono nella stessa direzione, per farafrasarli: fuori di bal:))

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  12. Io mi rifugio tra le pieghe del web per esibire una personalità alternativa, tessuta pazientemente fino a farmela sembrare del tutto reale!

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  13. COOKSAPPE
    ok, grazie della visita, buona giornata!

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  14. Perchè poi, finchè dura, dura. E' una di quelle frasi che spesso si dicono, un po' anche per mettersi al riparo, Tetì. Prudenza e affido, che va di pari passo, è vero, non dimenticando che il collante... il ponte tra anime che tengono il filo teso, puo' esser visto come parte d'un sistema tale a renderci giocoforza affascinanti e vivi. Mica poco. Un aspetto di quell'unicita' arresa al prossimo. Come 'soccombere' sotto la potenza di queste visioni (!) Sorrido..:)

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  15. AVIATRICE
    da quel post ho perso la mente, dunque di fatto sono già smarrita nel niente.
    se tiro i fili vengono su come le lenze che non hanno abboccato e volano agganciandosi mi viene a da dire alle nuvole.
    però ci sto bene:)
    tanto dura poco questa condizione di fluttuazione, di solito precipito in una sonora culata sulla terra.
    però per un po' posso dire di aver un po' volato!

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