martedì 18 ottobre 2011

s_travolti



chi vince? 
nessuno. 
perderanno tutti. 
estinzione senza rinascita e nessun rimpianto 





Esistere psichicamente 

Da questa artificiosa terra-carne
esili acuminati sensi
e sussulti e silenzi,
da questa bava di vicende
- soli che urtarono fili di ciglia
ariste appena sfrangiate pei colli -
da questo lungo attimo
inghiottito da nevi, inghiottito dal vento,
da tutto questo che non fu
primavera non luglio non autunno
ma solo egro spiraglio
ma solo psiche,
da tutto questo che non è nulla
ed è tutto ciò ch'io sono:
tale la verità geme a se stessa,
si vuole pomo che gonfia ed infradicia.
Chiarore acido che tessi
i bruciori d'inferno
degli atomi e il conato
torbido d'alghe e vermi,
chiarore-uovo
che nel morente muco fai parole
e amori.

Andrea Zanzotto
(10.10.1921_18.10.2011)


8 commenti:

  1. ASTRONAUTA
    non l'ho letto ma ne ha parlato (immagino magistralmente da par suo, anche perchè è materia sua) anche SIMURGH CLICK

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  2. Emblematico, terrificante quel video. Ha una capacità metaforica di rappresentazione che annichilisce e fulmina. L'hai messo te nel tubo. Mi vien da ringraziarti per questo. Un'icona per questi giorni abbastanza aderente sul come sento in giro sta andando.

    Zanzotto
    tu neanche sei una che si sbrodola per la poesia. Zanzotto era uno delle mie bande. Conosco il suo paesaggio. C'è questa frase di einstein che gli calza come una corona di Re al Zanzotto:
    "Quello che scorgo nella natura è una struttura grandiosa che possiamo capire soltanto per frammenti. Questa struttura deve trasmettere a ogni essere pensante un sentimento di umiltà – un sentimento autentico, religioso, che non ha niente a che fare con il misticismo."
    Albert Einstein,
    L'altra sera in tv, mentre mangiavo, non so dove un'intervista a lui mi pare per i suoi 90 e il tipo gli chiedeva cosa poteva dire dall'alto dei suoi 90 anni, cioè cosa aveva imparato dalla vita, cosa poteva tramandare, qualcosa del genere. NIENTE, ha risposto, niente da insegnare. Non si impara niente che si abbia da dire. Ce ne vorrebbero mille di anni e forse, forse potrei dire qualcosa. Piu o meno, anche se le parole non sono esatte, ha detto questo. Mi pareva infastidito da quel dover dire qualcosa, qualcosa che non avesse gia detto. Lui ha indagato il sapere della natura, il suo linguaggio, si è scalmanato perchè venga protetta e difesa. Il suo punto di vista fiancheggia l'ecologia della mente, mi pare, da sempre.
    Ieri, quando l'ho saputo, neanche un'ora dopo da un sms, volevo fare un post. Non son stato capace. Mi si è aperta una voragine. Troppe cose da dire. Io il paesaggio l'ho imparato da lui. Non sapevo come dirlo. In fondo mi veniva quel silenzio che nella natura si chiede.
    Bellissima la poesia che hai scelto. A bientot

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  3. SIMURGH
    più o meno anche io l'ho saputo 24 ore fa esatte e ho pensato se avvisarti, ma perchè darti un dolore?
    immaginando tutto quello che hai detto e sapendo ecc ecc.
    sì lui nell'intervista ha detto "cento" anni, con l'occhio ancora furbetto come ad augurarsi.
    a me ricorda Fruttero, forse il viso, forse appunto la parlata che mantiene una giovinezza fresca, come i vecchi che saremo noi non so se riusciremo a ritrovare.
    (le poesie nude e crude mi son sempre piaciute:) son le sbrodolate melense che anche se propinate in forma di poesia mi fanno venire l'orticaria).
    grazie del passaggio, e pensiamo ai vivi (che quelli che sono andati stanno meglio di noi, sicuramente)

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  4. Ho ascoltato una sua intervista e al giornalista che gli chiedeva cosa avesse imparato sulla vita a 90 anni ha detto che non aveva imparato nulla e che ci sarebbero voluti almeno 900 anni per sapere qualcosa della vita...
    Mi piace pensare che ogni volta che la poesia sia capace di sconfiggere la morte...è una forma del pensiero, è uno sguardo del mondo in un fazzoletto di seta....

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  5. DAUNFIORE
    a questo punto me la vado a ricercare quella intervista.
    SIMURGH ha capito 1000 anni, tu 900 io 100.
    bisogna appurarla sta cosa!

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  6. ops mica avevo letto il signor Simurgh2 sopra...:))))
    è meglio quando vi leggo e basta?
    altrimenti faccio pasticci...
    però almeno è bello...vediamo tutti le stesse interviste e ognuno le ricorda a modo suo...

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  7. DAUNFIORE
    però avevi ragione tu!
    "Che cosa si capisce della vita dopo 90 anni? Niente". Così il poeta Andrea Zanzotto aveva risposto in un'intervista al Tg3 del Veneto il 10 ottobre scorso, giorno del 90esimo compleanno, che aveva trascorso nella sua casa di Pieve di Soligo, sulle colline trevigiane. "Cosa vuole che si capisca in 90 anni? - aveva aggiunto - Per dire parole che valgano la pena bisognerebbe almeno averne 900 di anni...".

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