sabato 21 gennaio 2012

Paura

Si volta, si rivolta. Si gira e rigira. Un vortice lo sta inghiottendo, le budella si contorcono, il petto sembra uscire fuori, gli si squarcia la pelle e la testa scoppia. Gocce di sudore freddo stillano dalla fronte. È inutile urlare. Ribellarsi. Le mani sono paralizzate, le gambe tremano.
La paura lo attanaglia. Non gli lascia scampo. Lo afferra, lo lega con mille catene, non gli permette di respirare, lo soffoca ma non lo uccide, gli imprigiona il cuore ma non lo ferma, gli ruba la mente ma la lascia essere autonoma.
Ha paura, una terribile paura della MORTE.
E’ cristiano, se Dio esistesse allora lui vivrebbe per sempre. Però se cosi non fosse? Se non esiste NULLA? Se oltre il limite della vita c’è il non-sapere-più?
Come il mondo, l’universo, il cosmo è esistito miliardi di anni senza di lui, cosi continuerà ad esistere? Lui non ci sarà più, non vedrà più, non udrà più, non SAPRA’ più niente!
Sarà completamente, inesorabilmente assorbito dal nulla. Diventerà lui stesso nulla.
Reincarnarsi?
Non ci crede, tuttavia anche se fosse cosi non lo vorrebbe; desidererebbe sapere quello che è stato, ciò che ha fatto, chi ha amato.
Com’è possibile vivere senza poi lasciare alcuna traccia di sé?
Si nasconde la testa sotto al cuscino. Il nulla gli lacera il petto.
Come non è esistito, mai esisterà.
Lui è solo un’effimera parentesi.
E’ lui stesso NULLA.

1 commento:

  1. insomma una paura di nulla, finita in nulla come un nonnulla che si trastulla?
    anche se è vago se sia per la morte o per il nulla che hai/ha paura.
    quasi, quasi mi son persa anche io!

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