martedì 16 giugno 2020

il tarlo



tentazioni ne aveva avute molte, ma era più o meno sempre rimasta fedele all'ideale e fatidico primo amore fino a quando un'amica le presenta Primo che, meglio dello skipper giraoceani, si prestava a soddisfare il suo desiderio di mettere sù famiglia prima che gli enta diventassero anta.
la mente pragmatica è strana.
si dimentica dei sentimenti, ignora i segnali corporei, trascura l'etica, la morale, il buon senso, ragiona in termini di opportunità, ottimizzazione, 'livelli prestativi'.
per Martina era del tutto comprensibile e accettabile fare programmi di vita con un uomo diverso da quello che aveva da sempre nel cuore per il semplice motivo che il primo l'amava in presenza, mentre il secondo a distanza.
che male c'era a concedersi a entrambi se i motivi e i sentimenti erano così distinti?
il diritto di avere una storia in ogni porto l'aveva dovuta subire e quello di un'avventura l'aveva concesso all'attuale partner ben sapendo che a quasi cinquanta, Primo certamente non era un soggetto capace di scappare con una ventenne.
dunque, teoricamente, era lecito che lei si concedesse una scappatella ogni tanto per quel poco tempo che l'amato amante le elargiva omeopaticamente prima di un altro viaggio tra le promesse che giurava ogni volta di mantenere al ritorno.
l'imperdibile occasione di soddisfare la sua aspirazione più ambita fu l'annuncio di una lunga regata, da settembre all'estate successiva e i calcoli si dimostrarono esatti.
rimase incinta alla partenza e per il ritorno di nuovo in linea.
mentre lo skipper pescava salmoni nel Baltico tra una crociera e l'altra e si vedevano solo via skype rigorosamente dalla vita in sù, lei aspettava di veder realizzato il suo sogno in compagnia di un uomo solido, presente, paterno.
se le nausee dei primi mesi erano dovute alla gravidanza, i sospetti che dietro alla recente inquietudine del compagno potesse celarsi qualche sospetto erano dovute all'opera di un tarlo che aveva iniziato a scavare nella sua mente fino a farle domandare che razza di madre era e sarebbe diventata.
a una mente pragmatica basta poco: 'portare pazienza, genitori si impara quando si diventa' punto.
il problema di sicuro non era lei ma lui.
il lavoro che si capiva poco o niente cosa avesse intenzione di fare, il gemello tra i piedi, la polizia, l'avvocato, la complicazione del covid.
'portare pazienza' punto.
'genitori si impara quando si diventa' tutto si sarebbe aggiustato. 
punto.
il giovane tarlo, ancora larva e alle prime armi, poco poteva contro una mente pragmatica, ma avrebbe avuto tempo prima di trasformarsi in pupa per poi volarsene a cercar moglie, procreare e infine morire.
per ora gli unici tarli di cui era a conoscenza erano quelli della casa al mare dove aveva portato Angela appena riaperti i confini chiusi per il covid.
'si dice che per infastidire i tarli si debba sistemare un orologio a tic tac vicino alla fonte così che si spaventino e smettano di rosicchiare fino a morire di fame'.
'per quelli della mente invece pare basti un cachet' le rispose con una risata la madre dalla cucina.



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