martedì 19 aprile 2011

Frammenti


Grandinano raggi di sole, accecano i miei occhi e sorrido.
Non ho più bisogno di guardare per vedere.
E a occhi chiusi vedo tutta la sofferenza che mi circonda, nascosta dietro a sorrisi di pietra.
Vite celate dietro a bottiglie vuote, il contenuto usato come sedativo per il soffocare non sopportato.
Graffi sulla pelle coperta da tessuti preziosi e scintillanti. Bocche spalancate sul nulla in urli silenziosi, e la disperazione dell'immobilità.
Mi fermo io, mi fermo davanti a me stessa, quella me stessa di 30 anni fa. Io guardo una fotografia dai colori ormai sbiaditi, e accarezzo il viso di quella bambina sorridente, sorriso inconsapevole, abbracciata a quella Donna infinitae dall'anima morbida... Vorrei imparare anche io a soffocare le mie urla.

17 commenti:

  1. quante orme___ scusa ma al momento è l'unica cosa che leggo e che vedo___ quante orme___ quante, orme

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  2. le orme... e poi sopra di esse immaginare la persona che le ha lasciate...

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  3. anche le ombre delle orme e la tua sto guardando, ingrandita è bellissima sembra strano ma ogni spiaggia è diversa, chissà dov'è questa?

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  4. una piccola spiaggia in veneto, una delle meno sporche e affollate anche in piena estate, almeno così mi dicono, che io mica ci vado in spiaggia d'estate ^^

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  5. quando verrò a trovarti ci andiamo allora, diciamo il prossimo compleanno che questo mi sa che non riesco mica:(
    tanto aprile è ideale per le gite al mare, oppure vengo a trovarti per il mio di compleanno che a febbraio è ancora più desertica la spiaggia:)

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  6. beh ma per te questo e altro, vieni quando vuoi, anche se fa caldo, e io ti ci porto. ecco :)

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  7. allora dai___ vediamo di combinare quando torni alla base:)
    se fa caldo andiamo di notte basta che ci sia luna piena e le ombre si vedono tra le orme:)

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  8. sei un genio tu, te l'ho detto eh. luna piena e orme, magari ti do un passaggio mentre torno alla base ;)

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  9. Le passeggiate sulla spiaggia mi affascinano, e visto che vivo circondato dal mare e amo immmergermi, preferisco le orme sul bagnasciuga col mare che danza e cancella tutto al passaggio.
    Saluti

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  10. ...io al massimo mi bagno la punta dei piedi. E le orme, ovunque siano, per me hanno un fascino giocoso. :)

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  11. In quegli sguardi che grandinano ciechi
    privi di raggi che riflettano l'ardire
    accecano il pulsare del sangue che stagna
    anche se caldo vorrebbe le cavità riempire
    il mondo circonda disconosciuto ciò che si crede
    non siamo altro, non siamo ancora sul finire
    che orme calpestate di ombre e passi e sospiri
    quel che resta, quel che ci spetta, nient'altro
    e ci fermiamo un'attimo a guardarci, tutt'insieme
    e a sentire quel vento che ancora sa dire
    dell'onda che si placa sull'arenile, si stende
    come io vorrei stendermi ora senza soffrire
    ne pagare, forse morire, non importa, che c'entra
    non sò, non sò cosa c'entri a star qua a dire
    diremo dell'altro, ancora e poi ancora
    per lasciare un'orma, un'impronta calpestata di noi, una voce malferma, che il vento si prende

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  12. Oppure
    quei frammenti, schegge, brandelli
    in cui possiamo suddivederci
    restando quel che siamo, nient'altro
    e non sapere quale pezzo piu ci rappresenti
    perchè poi, di noi, abbiamo fatto altro
    ma sempre vorremmo tornare a stringerci
    e sussurrare parole che ci tengano abbracciati
    e non ci resta che il vento e cio che disperde
    tornare al sussulto stupefatto d'infanzia
    allo smarrimento di un'emozione soffocata
    alle grida di una corsa a perdifiato
    scavare una buca, nasconderci un segreto
    e coprirlo di sabbia e dopo trent'anni
    tornare a cercarlo quel segreto non svelato
    che noi siamo, che noi siamo per altri
    e altri ancora, senza sapere mai, mai

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  13. Oppure
    "nell'ipotesi di poter ricercare nuovi lessici idonei a dialogare su piani paralleli e ancora sconosciuti.." al di la delle parole e del senso
    che ognuno attribuisce di propria emozione
    scardinare cio che fin'ora ci ha tenuti legati
    ad altro da noi perchè non sappiamo essere
    se non nell'altro che ci circonda e tiene a sè
    smarriti e ripresi, tenuti assieme da mille cose
    che appartengono sempre a qualcos'altro
    che non abbiamo saputo essere e siamo ora e
    forse anche domani, perchè no?
    devo ancora capire, devo

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  14. ...oppure orme lasciate da parole così pesanti da sembrar macigni. Ombre di ricordi che s'appoggiano su spalle stanche, si sgretolano lungo la schiena mischiandosi ai capelli. Grida che diventano sussurri, oppure l'esatto opposto, ma comunque mute e sorde, e scavano come brezza leggera e salmastra.
    E capire è diventata pretesa quasi assurda. Capire... mi fa storcere l'angolo della bocca, e come un'unghia sulla lavagna stride fra le sinapsi che ancora restano attive.
    Vedo le ombre che quelle orme han lasciato, le carezzo e scaldando le stringo a me, mentre una goccia leggera scende dall'occhio sinistro.

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  15. Trovo che il mare fuori del contesto estivo restituisca la purezza del suo io vero. Riesce a far scivolare tra le dita la grandezza della creazione. In estate altro non è che uno dei tanti luoghi dove la piccolezza umana divora e fagogita se stessa e ciò che la circonda. (Una pallina rotola sempre sul mio cuore...a ricordare)

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  16. (e quella pallina rotola felice in quel luogo che trova sempre tanto bello...)

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