lunedì 15 agosto 2011

inutil_mente


è Ferragosto, sono tutti in vacanza, dunque diventa ancora più inutile che io me ne stia qui a dipanare parole, dato che nessuno le leggerà. sapere ciò potrebbe forse indurmi nella tentazione di espormi più del dovuto, di dire ciò che normalmente tacerei, ma poichè farlo sarebbe inutile, in quanto non porterebbe a nessun genere di cambiamento, me ne asterrò. da qualche tempo mi sento trasparente; vago inutilmente tra la gente che si limita a ignorare la mia presenza, mi rinchiudo fra le mie quattro pareti dove inganno il tempo in maniera inutile finchè non si fa finalmente ora di andare a dormire, e le inutili ore della notte sono le uniche che almeno mi consentano un pacifico oblio. quando sono desta infatti la mia mente si perde in spirali di pensieri inutili e fini a se stessi che non producono nulla se non autolesionismo, e così, nella consapevolezza di questa mia inutile esistenza, sto cominciando a mettere in dubbio anche questo piccolo mondo virtuale dove per qualche tempo ho creduto di aver trovato una mia dimensione. credo però che, come al solito, mi sia illusa e che tutto l'impegno che ci ho messo sia stato completamente inutile.


21 commenti:

  1. GUCHI
    questo pensiero ricorrente mi suscita una reazione uguale e contraria e cioè ribadire ancora una volta alcuni concetti che a me sono un po' utili in questi casi.
    uscire, comunque staccarsi dal pc.
    insomma seguire i buoni consigli che sono sicura si darebbero a chi ripete senza via d'uscita questo leit motiv.
    aspettarsi qualcosa? ma se nessuno fa più niente per niente figurati quanto sia produttivo fare qualcosa sperando in un riconoscimento!
    del resto le azioni spontanee e disinteressate, non sono pesanti, restituiscono di per sè soddisfazione e motivazione in che agisce.
    comunque ho conosciuto non tante ma diverse persone che hanno avuto lunghi periodi in cui sono state aggredite e possedute da pensieri devastanti, ma nessuna che nel frattempo curasse blog o anche solo una piantina grassa.
    con tutta l'amicizia e il rispetto che ho per te, credimi, sei più fortunata di loro, più dotata di strumenti e meno sola di chi ti è vicino senza farti sapere esattamente come sta e cosa pensa.
    io apprezzo molto chi sa porsi con gli altri avendo come principio guida di dare il suo apporto senza diventare greve o ricattatorio.
    ma sto andando fuori tema, buon ferragosto!

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  2. TETI

    non volevo essere nè greve nè ricattatoria, credimi...

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  3. SQUILIBRATO

    altrettanto a te. per me è un giorno come un altro, non lo festeggio da vent'anni.

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  4. vedi..non sei la sola a non essere in ferie.
    un po'ti capisco..anche io soffro,sto lasciando il mio compagno dopo molti anni..ma un po'credo ti stia crogiolando piacevolmente in questa condizione.
    cerca di reagire.
    tutta questa inutilità di cui parli ti sommerge di negatività,e finchè sarà così non potranno esserci cose positive nella tua vita.
    piango molto in questi giorni..mi sono ritirata in eremitaggio,per stare sola.ma so che la luce è vicina.non bisogna mai perdere la speranza di stare meglio..di trovare la pace e serenità che ti devi.coraggio,quella forza è già in te.
    un abbraccio forte,
    SdS

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  5. GUCHI, niente di personale verso nessuno, parlavp della mia condotta, l'unica su cui io possa avere una benchè minima voce in capitolo.

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  6. SQUILIBRIO DEI SENSI

    diciamo che io ci ho già provato, e il risultato è quanto sopra. sono due anni che ho rivoluzionato il mio modo di vedere il mondo e le cose e, da un certo punto di vista, questo mi ha portato un innalzamento della qualità della vita. resta il fatto che ci sono cose nella nostra natura impossibili da cambiare, per quanto ci si provi. mi dispiace che tu stia attraversando un brutto periodo, che tu stia lasciando il tuo compagno. non conosco la tua storia e quindi spero che tu non fraintenda quanto sto per dirti: ti invidio. credo che occorra molto coraggio per troncare un rapporto, ma farlo è necessario quando quel rapporto ci porta sofferenza o non ha più senso. questa è un'altra delle cose che dovrei fare, ma che non so fare.

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  7. io l'ho letto... inutile 'sta cippa!

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  8. LA GERA

    lo dico che te sei la più saggia di tutti!

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  9. ..anche io fino ad ora non ci sono riuscita..in effetti è davvero durissima lasciare chi ami..ma se ci sono problemi insormontabili è inevitabile.
    non riesco ad essere pessimista..se no perdo la forza di resistere..e devo.
    capisco..non sapevo la tua storia.
    volevo solo darti un po'di luce..a volte serve..a me è servito avere stimoli esterni che mi facessero capire che esistono altri modi di interagire con me,positivi..che non sono il mostro che qualcuno vuol farmi credere di essere.
    quando stai vicino a qualcuno che ti manipola o cerca di farlo,diventi uno zombie..e tutto è faticoso.
    comunque mi sono ribellata..e sto volando verso la vita.
    grazie per le tue parole.
    SdS

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  10. gli altri sono importantissimi. in certi momenti bui, anche per me è stata fondamentale l'amicizia che mi hanno dimostrato alcune persone. a volte basta appunto un po' di sostegno, qualcuno che ti dimostra che non sei così come ti senti. e sono contenta di leggere che ce l'hai fatta.

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  11. Lo so, sapere che l'inutilità della tua persona sta soltanto nella tua mente non cambia ciò che senti.
    Passare dal capire al sentire è l'impegno di tutta una vita.
    Però, che altro potrei dirti se non questo? Solo la verità.

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  12. Prendo spunto da quello che dice SDS per alcune considerazioni.
    Non vorrei sembrare cinico ma considerando che la solidarietà tra uomini è molto scarsa quando si tratta di donne (in misura minore anche di donne quando si tratta di uomini) è normale che c'è sempre qualcuno pronto a prendere il posto di quello che lascia o viene lasciato e lo fa anch'esso manipolando e dicendo quello che la "presunta" persona fragile vuole sentirsi dire in quel momento (ad esempio che non è il mostro che qualcuno vuol fare credere).
    In un certo senso ci si manipola tutti a vicenda ma fa comodo a tutti/e pensare che non esista l'ipocrisia e che la manipolazione la fa solo il cattivo della situazione mentre ci sono invece angeli salvatori pronti a capirti e a farti risplendere la vita per i prossimi 101 anni.
    A mio modo di vedere una persona che trova il coraggio di lasciare il suo uomo/donna solo quando trova un'alternativa non dovrebbe trovare altre giustificazioni per motivare i suoi gesti.
    Se non si sta più bene con una persona si dovrebbe lasciarla prima ancora di aver trovato un'alternativa, questo sarebbe un gesto sincero e di cui essere fieri. O altrimenti lo si fa dopo aver trovato un'alternativa ma senza arrampicarsi sugli specchi e ammettendo che si ha paura di rimanere soli o che si ha paura di altre conseguenze che possono essere di tipo materiale, economico etc..etc...
    Quando una coppia è in questo stato non sta bene nessuno dei due, non solo uno dei due.
    Ci vorrebbe più sincerità e sopratutto non avere MAI paura della solitudine.

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  13. Non avere mai paura non è umano, CDW. Non avere paura di ciò che si prova ed ammetterlo è una cosa, agire di conseguenza ha invece... molte più conseguenze di quelle immediatamente rilevabili.

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  14. GUCHI

    Quante persone invece, silenziosamente, leggono le tue parole. Quanti, nelle parole che non vuoi dire ma che dici, si specchiano e a quello specchio si aggrappano, e a volte è meglio aggrapparsi a uno specchio che precipitare nel vuoto. Inutile è il giudizio che dai alle tue parole, alla tua mente, inutil-mente, che di inutile non ha niente. Scusa il gancio sotto il mento, ne ho presi per così, so che ci vuole. Non puoi giudicare te stessa, l’autocoscienza verrà dopo, più in là con gli anni, o con le trasparenze.
    Non sprecare il tuo silenzio e le spirali tortuose, non lo combattere, non le odiare, amale, ascoltalo, chi semina nelle lacrime miete nella gioia.

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  15. Ecco, quello che scrive Luca - soprattutto nelle prime due frasi - è quello che più di ogni altra cosa, lo sai, tengo a dire.
    A costo di ripetermi, di stancare, e di sembrare monotematica.

    Anche se tu ora vorresti non sapere di essere d'aiuto ad altri, ma un aiuto per te.
    Prova a pensarti come lettrice di una Guchi che non sei tu, ma un'estrana con pensieri affini.
    Magari è una cavolata, ma chissà.

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  16. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  17. CECILIA

    visto che abbiamo parlato in privato di questa cosa, non aggiungo altro qui, non vorrei sembrare un disco rotto!

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  18. CHARLES DEXTER WARD

    intanto mi scuso se ti rispondo solo ora: non mi ero accorta prima di questo commento. condivido quello che dici: se le cose non vanno bene, è meglio lasciarsi, a prescindere dal fatto che ci sia un altro/a. questo però è uno di quei principi che è difficile attuale in tutti i casi perchè esistono molte varianti: non solo la paura di rimanere soli, ma anche la presenza di figli, le pressioni dei parenti, le condizioni economiche, tanto per dire le principali.
    riguardo all'altro discorso: so molto bene che è tipico degli esseri umani usarsi a vicenda. lo si fa sempre, anche se spesso non consapevolmente. tuttavia, non mi pare così automatico che ci sia sempre qualcuno pronto a prendere il posto di quello/a lasciato/a, a prescindere dalle sue intenzioni. esistono persone che trovano facilmente nuovi partner, mentre altri sanno benissimo che gli è andata già grassa se ne hanno trovato uno.

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  19. LUCA

    chiedo scusa anche a te per il ritardo nella risposta.
    sono a un punto di svolta nella mia vita, tutti i nodi stanno venendo al pettine. per anni ho attribuito la "colpa" di certe situazioni a persone che ora non ci sono più, ma la loro assenza non ha provocato i cambiamenti che mi aspettavo, al contrario. senza entrare troppo in dettagli noiosi, posso riassumere dicendo che tutti i presupposti sui quali mi ero basata finora si sono rivelati errati e questo mi ha portato a concludere che sono una buona a niente. arrivare alla mia età e scoprire di stringere solo un pugno di mosche non è una bella cosa, comprendere che è così per colpa mia è ancora peggio. non so davvero che cosa fare, dovrei reinventarmi, ma non so più su che cosa basarmi.

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