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poesia
che rende a cristo
veleno e fantasia
parole in polvere di eresia
ed è la mia malattia
la droga che vi spaccio
la vena presa al laccio
per fargliela sfoggiare
e l' ago spinto dentro
parole e versi
che scuotono le carni
che rompono in brividi
ed allucinano
la mente presa all' amo
del verso che si spiega
si stende
s' aggiusta in righe
di prese da tirare
na' bott' a quattro quarti
ed una alla rovescia
che suona sempre uguale
poesia animale
randagia e sporca
maiale per natura
poesia paura
che geme dentro un rantolo
profuma d' incubo
di attacco di panico
del manico in cui ciurli
profuma di urli
di popoli sconfitti
in solca d' inquietudini
mediterraneo è
fossa comune
di vite da salpare
lontano via
di vite da salvare
morte miseria
di vite da cambiare
a tutti i costi
persino a costo del mare
divinano le attese
coltivano speranza
la gente mia
è carne da mattanza
milano non fa sconti
e al 16 di agosto
è postatomica
apocalittica meraviglia
lungo le strade deserte
una metropoli per zombie
oh
anime dannate
condannate dal lavoro
e candidate a un infarto
che vi aggirate per l' inferno
di questa oasi per pazzi
che è fatta di cambiali
e di rate da pagare
popolo di ratti
di bestie e manichini
anime in pasto al male
che affogano nel mare
dell' universo alcoolico
di una solitudine che li mastica
e poi li sputa via
pagliacci ciancicati
spiaccicati sui marciapiedi
ad ogni angolo di strada
che ti rovinano fra i piedi
esseri di questo mondo
terre sconsacrate
chiese di popolo
e santi da galera
in questa vita
come una grande scacchiera
. (roman.dransky)
Non siamo riusciti a scegliere____ (teti)
1) http://www.youtube.com/watch?v=zVaHw4jjn7c
2) http://www.youtube.com/watch?v=qQG5YfHZWdM
3) http://www.youtube.com/watch?v=NdJvNPNZZyQ
roman dransky, bella apparizione. Poesia tosta, diritta dall'inferno. Ce n'è di dannazione. Spurgare bisogna, darci dentro all'intusione, all'assalto, incendi da appiccare, che vada tutto a fuoco, una città rasa al suolo, del resto rimane poco. Ci si tira su, qualcosa bisogna fare, qualcosa da buttare a mare, la si trova sempre una speranza, un credo, un'amore che non ti puo salvare. Ma è gia un bel culo avercela qualcosa da tirare, mal che vada te la puoi spassare e scriverci qualche poesia animale sopra un'altare.
RispondiEliminaAnch'io non saprei scegliere tra quei tre pezzi, cosi omogenei. Mi piacciono tutti e tre. Forse Grant Green ad ascoltar cosi, per l'Hammond in sottofondo che tiene quel riff, quel suono sixty, il vibrafono, l'idea della città notturna che mi dà, la chitarra suonata in punta di dita, corda per corda, senza accordi, solo note che bagnano la strada, puttane e tossici che vagolano da soli.
Atmosfera simile con Pete la Roca, però è un Blue Note, cioè leggenda. E poi il sax di Joe Anderson, con il suono che gli cola dalle labbra. Gran bel pezzo. Ci calza. Allora cambio idea. Tra i due questo, dai.
Poi riascolto il terzo, la voce di Karin Krog. Non la ricordavo neanche piu. Uguale malinconia. Bluesy proprio. Non so. Resto per il secondo anche se questo ha le immagini del video a suo favore. Non so. Scelgo il secondo solo per scegliere qualcosa, ma karin Krog sarebbe l'amante segreta allora da portarsi a letto con il sax di Anderson
e dopo questa (ennesima) bacchettata video musicale quanto siamo?
RispondiElimina7 a 2 stessa identica distanza!
comincio a pensare che tu sia la mia prima battaglia persa preferita!
resto inchinata un po' come una vecchia megera a tenerti un occhio sguincio e ghignoso sopra la tua vita, tanto che mi fai?
non mi parli più? ahahah
ALLORA!!!
notte di stelle cadenti e desideri: per esempio, potresti entrare nelle Meteore parallele___ i camei sono beni materiali in fondo, non rendono l'idea della straordinarietà del passaggio.
ps leggi in bacheca
“Gli parcheggiamo praticamente dietro,
RispondiEliminaa due sole macchine di distanza, sullo stesso marciapiede.
Il resto è un attimo.
Stavolta passiamo direttamente ai sedili posteriori,
dove io mi siedo e lei si sdraia su di me
e prima me lo tira fuori e attacca a succhiarlo
e io penso alle opportunità, poi si gira sulla schiena
e lascia che sia io a fare tutto.
La bacio e posso sentire il sapore del suo sangue
che esce ancora dal labbro spaccato mentre
le tiro su la mini e le accarezzo la fica
che è ancora calda, e lei stringe le gambe
e mi blocca il polso ma io insisto
La vedo cosi, roman: assoli sul tema
e lei geme,
mi acchiappa per i capelli e mi stringe a sé,
poi fa qualcosa che a me fa già uscire matto,
mi accarezza la faccia in una maniera particolare,
ruvida, premendo e strusciando,senza delicatezza
ma in maniera estremamente eccitante,
sbavando il sangue rappreso sulle sue unghiate,
e io accelero e so che sta per venire
perché improvvisamente mi ferma e dice :
‘No, aspetta, voglio venire con te dentro’
e allora si siede sul sedile e tiene alzate le cosce
in modo che posso penetrarla
mettendomi in ginocchio davanti a lei, [...]
e andiamo avanti così per alcuni minuti, ansimando forte,
con lei che non mi dice più di rilassarmi
-deve aver capito che non è possibile-
e io che la fotto la fotto la fotto
ma non importa, tutto è perfetto, siamo abbastanza partiti per la coca,
sono le quattro del mattino e la strada è deserta,
ho il suo piccolo seno in faccia e il suo sedere
appena più grande di quello di Jamie nelle mani
e non dico che sia la scopata più bella della vita,
per cui vengo ansimando forte e lei pensa
che mi stia facendo male ma non è così, o forse sì,
e mi tappa la bocca con la mano”.
(Breat Easton Ellis) -“Dal vuoto assoluto”-
http://www.youtube.com/watch?v=UQnqRrqz3R8&feature=related