Prova tu a dirmi
E’ qua che volevo lasciarti
concava ad accogliere il caldo che implode
e cosi densa e scura di rantoli
di piume, di refoli, di filamenti d’albume
e tu tiri sassi che rimbalzano nell’acqua del fiume
mentre alle folaghe stride nel becco quel grido
prova tu allora a coprirti gli occhi, vediamo
prova tu a dire che non è amore questo che grido
Prova tu a sentirlo cosi che dentro riavvolge
raggomitola, chiudendo si schiude
come un nodo, un groppo alla gola si stringe
il labbro che trema, la palpebra sbatte
Prova tu a veder se si placa, prova tu a dirmi qualcosa
a mettermi le mani dietro la nuca e aspirare il midollo
Levami la guaina, fammi sentire il vagito che vieni
a stare con le labbra vicini a sentire il fiato dell’altro
C’è qualcosa in questa distanza, non sei qua, sei via
Ventisei battiti è il respiro, lo spazio, il tempo che manca
per affondare i colpi, le folaghe stridono, il sasso rimbalza
Prova tu a dirmi quanto che manca, dirmi quanto ci vuole
concava ad accogliere il caldo che implode
e cosi densa e scura di rantoli
di piume, di refoli, di filamenti d’albume
e tu tiri sassi che rimbalzano nell’acqua del fiume
mentre alle folaghe stride nel becco quel grido
prova tu allora a coprirti gli occhi, vediamo
prova tu a dire che non è amore questo che grido
Prova tu a sentirlo cosi che dentro riavvolge
raggomitola, chiudendo si schiude
come un nodo, un groppo alla gola si stringe
il labbro che trema, la palpebra sbatte
Prova tu a veder se si placa, prova tu a dirmi qualcosa
a mettermi le mani dietro la nuca e aspirare il midollo
Levami la guaina, fammi sentire il vagito che vieni
a stare con le labbra vicini a sentire il fiato dell’altro
C’è qualcosa in questa distanza, non sei qua, sei via
Ventisei battiti è il respiro, lo spazio, il tempo che manca
per affondare i colpi, le folaghe stridono, il sasso rimbalza
Prova tu a dirmi quanto che manca, dirmi quanto ci vuole
Poi c'è questo affare che uno scrive delle poesie. Le scrive senza sapere di tante cose di cui va a scrivere, almeno io, mescolo cose che poi sembrano poesie d'amore e di morte e allora il video mi è venuto dopo, l'avevo la, Rilke, che poi mi stufo a tenerli e allora l'ho messo qua, che mi sembra anche ci stia . Non si sa mai niente. Tante volte è meglio neanche sapere. Son cose che si dicono.
SIMURGH sei uno spettacolo quando sei ispirato, difficilissimo competere.
RispondiEliminase io fossi poeta saprei risponderti per le rime!
invece sono spettatrice delle parole in cui scorgo e riconosco un'ideale raramente applicabile alle pratiche anche se, quando succede, beh, come si dice?
cascasse il mondo non ti interessa, non distrae e non modifica lo stato delle cose.
sublimazione totale della pura essenza delle parole applicate al pensiero che comunicano gli stati dell'animo senza la minima caduta di stile o facile accenno al banale sentire.
***** 5 stellette!
ps. io l'avrei finita senza postilla, ma per questa volta passi:)
rieditato, rinnovo l'incanto replico il commento aggiornato.
RispondiEliminasuonare la musica con le dita e sognare una maschera mentre guardi il tuo viso allo specchio , la voce del il mimo gorgheggia e ti interroghi sulle crepe e i solchi nascosti nelle recite dei gesti dell'esistenza senza copione e ti guardi come aspettassi un applauso che non arriva.
ti mordi la bocca spettini i capelli trascini la vita sbatti le ciglia tocchi lo sguardo e poi guardi il silenzio.