domenica 11 settembre 2011

Esiziale è il morbo, di esso la vita


C'è un vuoto a cui segretamente s'aspira

Ignari dei varchi saliamo, facendoci spazio
Il buio è una resina, una patina che ossida
E tu che rimani, quante volte non vorrai sapere
il perchè si debba restare quante volte ancora
e torneranno in sogno per accusarti e a chiederti conto
sillabando il suo nome sibilano il requiem in aeternam
Sulla soglia il silenzio, la neve che cade
Non c'erano fiori sul davanzale salvati dal gelo
Solo la tua voce dentro parlava e parlava a te solo
e tu prova a chiamare, prova, nessuno t'ascolta
La tua voce ha il latte e appiccica di miele
La poiana sull'albero sbatte le ali, l'unico suono
vedendo l'ombra cadersi incontro senza tornare
La lavatrice nel bagno che sbatte e centrifuga
mentre lo senti venirti dentro senza piu via di fuga
Di questo sarai chiamata a rendere conto, tra un anno
Non so come allatterai e terrai in braccio la morte dell'altro
Ti lascio qui, con questa neve che continua a cadere
Solo il dolore resterà come nenia unico conforto
adesso non sai che dovrai ricominciare. Ti lascio qui
adesso che sai come sia simile l'amplesso alla morte
In quella morte dove si propaga gia un'altra vita
Il morbo esiziale, la terra indurita ha un candido manto

(simurgh)

* esiziale come il silenzio, una nuova parola

3 commenti:

  1. Brivido. Strano.
    Complimenti per il post.

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  2. hey! ma io l'ho visto sto film!
    dico il video: the Antichrist.
    una storia divertente dove lei infine evira il marito (se non mi sbaglio, ma ne sono quasi certa)
    il testo del post bello, bellissimo, capito niente (ma mi dicono che infine non c'è mai niente che valga la pena di esser capito) suppongo sia una lettura del video ispirata da un retropensiero a me ignoto, che con te non si sa mai cosa hai nella testa e chiedertelo è inutile perchè nel frattempo lo hai dimenticato:(
    comunque il film non mi era piaciuto, io lo avrei fatto più splatter, era un po' all'acqua di rose per il titolo che gli avevano dato.

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  3. é bellissimo. la morte la vita e il dolore. Posso sentire il gelido della neve e uno strano vuoto dentro che non può essere riempito. Davvero bello.

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