Non credo a nulla, perchè credo a tutto. Non credo nelle previsioni astrologiche delle riviste, credo nell'interpretazione del tema di nascita fatta da un professionista. La prima me la fece un amico appassionato, e già mi disse molte cose vere. La seconda me l'ha fatta di recente una persona esperta, ed è stato sbalorditivo sentire dalla sue labbra un'analisi tanto accurata. Come faceva a sapere quelle cose di me, del mio passato, del mio vissuto? Quando le affermazioni sono così specifiche ed azzeccate, pensare che sia fortuna o abilità nell'indovinare mi pare un'ostinazione a non accettare ciò che non comprendiamo. Del resto, lei ha tirato fuori anche il karma, argomento caro alla mia amica buddista, la quale, in altre occasioni, mi ha detto cose che ho sentito anche in quell'ambito: stessi concetti con parole diverse. Concludo citando la particolarità più eclatante, a mò di ciliegina sulla torta. A queste serate di analisi astrologiche partecipavano tre persone, oltre all'astrologa: tutte e quattro ci chiamavamo con lo stesso nome, tutte e quattro eravamo dello Scorpione, tutte e quattro avevamo il nodo lunare in sesta casa. Considerato che non ci conoscevamo e che ci siamo iscritte in tempi e modi diversi, questa come la vogliamo chiamare?
CAROLINA
RispondiEliminaè appunto quello che mi proponevo di scoprire grazie all'aggregazione di più punti di vista su questo blog.
perchè credo che questa domanda ce la stiamo facendo in tanti/e chi più chi meno e una risposta certa non la si trova.
eppure qualcosa sembra suggerire che al di là dei sentimenti soggettivi e personali qualcosa ci stia muovendo collettivamente verso una percezione diversa e sconosciuta all'uomo e alla donna moderni che però l'umanità ha già conosciuto e praticato e di cui sono certa alcuni/e più di altri/e hanno ancora sentore, memoria e consapevolezza.
gli scienziati affermano che del nostro cervello utilizziamo solo il 7%, e il resto, mi chiedo?
cosa è in grado di fare il restante 93%?
sarà in quel % che troveremo salvezza e riusciremo ad evolvere oppure perderemo anche quel 7% e ci estingueremo?
sai che io, malgrado le apparenze, sono un'inguaribile ottimista, perciò voto per la prima!
RispondiEliminaL'estate scorsa, durante una cena con i parenti di mio marito, mi sono trovata a parlare con mio cognato e parlando della sorella, gli ho descritto nei minimi particolari la casa e il giardino di quest'ultima. Mio cognato, incuriosito, mi ha chiesto in quale occasione siamo andati a trovarla e visto che anche io, come lui, non me lo ricordavo, l'ho chiesto a mio marito il quale mi ha risposto...MAI! Eppure, se penso ai ricordi seppur vaghi che ho...io ci sono entrata in quella casa, ho mangiato nel suo salone lungo e spazioso, sono salita al piano di sopra, ricordo il grande giardino con alberi da frutto...boh. Sarà accaduto nella mia vita precedente...come un dejà vu!
RispondiEliminaCAROLINA
RispondiEliminascorpione (oggi fatidico 28 marzo) 4****
venere in buon aspetto, giove che aiuta le finanze, fate i conti con il passato, se avete lavorato bene avete buone opportunità anche in amore, vi fa piacere vivere nuove cose.
in settimana ottime opportunità soprattutto giovedì in particolare per ottenere risposte:)
Paola: molto affascinante questa esperienza che hai raccontato!
RispondiEliminaTeti: le risposte speravo di ottenerle già domani, ma va bene anche giovedì!
RispondiEliminaIo, di queste cose qua mi sorprendo ogni volta. Provo fascinazione. C'è questa dimensione a cui sono escluso perchè non mi interesso. Mica perchè non ci creda. Credo nella dimensione magica dell'uomo. Una componente ancestrale della nostra mente a cui si è sempre fatto ricorso. C'è il bisogno di spiegare le cose, di dargli un senso anche quando, penso, spiegazioni non ha. Molti hanno sensibilità di cui credo di essere escluso, non so, non ho mai approfondito. Tutto ciò accade ma, le coincidenze non esistono. C'è qualcos'altro. Chiamiamola "magia"
RispondiEliminaanch'io ho sempre pensato di non avere un certo tipo di sensibilità, ma in realtà credo che la possediamo tutti, solo che tipicamente la seppelliamo sotto cose che ci distraggono. basta poco per farla riemergere.
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