lunedì 4 aprile 2011

2. In nome della madre - Erri De Luca

Miriàm vergine e madre. Per la prima volta è lei che racconta il mistero. Un vento angelico le regala un figlio. E' sposa promessa a Iosef, che secondo la legge, potrebbe assassinarla coprendola di pietre. Invece la accoglie incinta e la rende moglie. La perfidia passa attraverso parole di veleno. Miriàm le ignora e continua a raccontare il mondo al suo grembo che cresce. Il viaggio verso Bet Lèhem non la scoraggia. Le basta una lama affilata, le fatiche di un parto per concedere al mondo il suo Ieshu. Storia antica come la memoria, raccontata con voce nuova ed esemplare.

mia_euridice

2 commenti:

  1. "Mi chiedo da solo: non me ne potevo accorgere per conto mio di esserci? Pare di no. Pare che ci vuole un'altra persona che avvisa" (erri de luca)
    mi piace, tranne per ri riferimenti all'ebraismo (ma è un mio limite non voler sentire parlare di religioni anche fosse da atei come se proprio questo argomento non dovesse esistere per me) e questo in particolare non l'ho letto. buona giornata!

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  2. E pensare che io, invece, lo amo molto anche per via della sua "impronta" ebraica. E' una cultura (non solo una fede o una religione) che adoro!

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