L'incubo non è nella morte, ma nel morire cui ci condannano - Il maratoneta. Luigi Coscioni
è (stato) uno spazio libero aperto a tutti coloro desiderano esprimere o esternare argomenti che per la loro natura si discostano dai contenuti dei loro blog o per chi non ha un proprio blog ma ritiene interessante l'ipotesi di poter ricercare nuovi lessici idonei a dialogare su piani paralleli e ancora sconosciuti__ continua a leggere
sabato 17 marzo 2012
invito a cena
Cosa consiglia? Trip da fissazioni e curiosità con catapulta all'indietro per iniziare, a seguire musica ed immagini da compenetrare, sezionare e divorare… Ma fornisce anche fuoco? Certo, portiamo al tavolo una pietra filosofale ollare e refrattaria alla trama. Serviamo poi su un letto di verde coscienza una fonduta di oniriche tensioni; scioglievoli e arrendevoli si consegneranno senza condizioni di resa. Per intervallare e rinfrescare un etereo e fluttuante riverbero. Se gradiste ci sarebbe anche una sontuosa grigliata di eccezioni lacustri che fino a pochi minuti prima sguazzavano a caso senza seguire uno schema rigido e una rotta precisa. I flussi che liquideranno la digestione e quelli che inebrieranno il mondo surreale in cui sarete proiettati e reiterati sono serviti a temperatura d'immersione. Ad addolcire un suadente e diplomatico turbinio di domande e ricordi. Per chiudere aromatica danza folleggiante con accompagnamento di tempestoso coro e ammazzacanto delirante che vi inonderà e vi condurrà al grande sogno unico. Titoli, niente sottotitoli e applausi. Non disperate sarà il filmino più breve nella storia degli odiosi reportage di vita, morte e miracoli… gli epigoni esploreranno la terra straniera senza rimpianto. Ciò che brucia ritorna presto alla terra, materiale, immateriale, spirito.
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è bello constatare che i paralleli attivi siano già giunti a destinazione nelle attese quarta e quinta dimensione!
RispondiEliminaun altro omaggio a Jean Giraud? qui con il grande Jodorowsky.
come lo tagghiamo?
estinzione e/o rinascita? filosofia parallela? mah!?
non so nasconderti nulla.. :) preferisco la prima, ed effettivamente tra gli esistenti mi sembrava indicata 'dissolvenza', simile a quella sfumatura che degrada o sottolinea ancor più un confine, un perimetro, un contorno/scontorno! ;)
RispondiEliminaIn ogni istante in fondo c'è un po' di morte...
RispondiEliminasì, che si rinasca o si rimanga inerti e inermi pare lasciare indifferenti, ma..
RispondiEliminaposso suggerire sottotitoli in slovacco?
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